Il suo sviluppo in lunghezza costituisce la sua ricchezza, con la diversità dei suoi climi, i contrasti dei suoi paesaggi e le tracce della sua storia, da quella precolombiana a quella più recente della dominazione spagnola. Il Cile offre ai visitatori una varietà di paesaggi, difficile da trovare in altri Paesi del mondo della stessa estensione territoriale, così, si passa dal deserto più arido del mondo, nel Cile del Nord, agli imponenti iceberg nell’estremo Sud.
Cosa vedere in Cile
Iniziando da nord, cioè da Antofagasta, si può fare tappa nella deliziosa San Pedro de Atacama, dove per chi vuole comprendere la cultura Atacamena, è d’obbligo una visita al Museo archeologico Gustavo La Paige che accoglie materiale dall’epoca paleolitica alla conquista spagnola. Nel deserto di Atacama è inoltre in fase di realizzazione il progetto che accoglierà il telescopio più grande al mondo, dato che questa zona del Cile è una delle più limpide e incontaminate dalla luce artificiale al mondo.
Nella regione di Santiago si può scegliere tra il mare (Valparaiso e Viña del Mar) e la montagna (Aconcagua, Ojo del Salado). La città portuale di Valparaiso ospita La Sebastiana, la bella casa-museo di Pablo Neruda e gli storici ascensori di fine Ottocento che collegano i quartieri alti al resto della città.
Nella capitale assolutamente da non perdere sono la Casa Rosada, il palazzo presidenziale, la Plaza de Armas, la funicolare di San Cristobal, la Iglesia de San Francisco. Da Santiago si organizzano escursioni sull’Isola di Pasqua. Considerata per secoli dai suoi abitanti l’ombelico del mondo, e scoperta nel giorno di Pasqua del 1722 dal navigatore olandese Jacob Roggeveen, è impossibile non rimanere affascinati dai famosi giganti di pietra (moai), scolpiti nella roccia di un vulcano, che rappresentano le immagini degli antenati dei circa 2000 abitanti che ancora vivono sull’isola, distante 3700 chilometri dalla costa cilena.
A sud di Santiago, da non perdere la zona di Temuco, la Regione dei Laghi di Llanquihue e Todos los Santos, il Vulcano Osorno. Anche la Patagonia cilena è una terra che riserva forti emozioni, tra iceberg, vulcani, cascate, colonie di pinguini e leoni marini. Per gli amanti della natura, assolutamente da non perdere il Parque Nacional Torres del Paine dichiarato riserva della biosfera dall’Unesco nel 1978.
Gli eventi
A San Bernardo, nella regione metropolitana di Santiago, a fine di gennaio si svolge il Festival Nacional del Folklore , dove intervengono gruppi folcloristici provenienti da tutto il Cile e da diversi Paesi del Sudamerica. La manifestazione è abbinata a una fiera dell’artigianato tradizionale. L’ultimo sabato di aprile si celebra l’Abril cuecas Mil, evento che vede tutta la comunità dedicarsi al ballo nazionale, la cueca. Diversi gruppi musicali suonano mille cuecas una dopo l’altra in una maratona che dura più di 30 ore.
Il Cile è anche un Paese molto religioso. A Natale, in un misto di tradizioni locali ed europee, è viva la tradizione del Viejo Pasquero o Vecchio Uomo del Natale, che porta doni ai bambini. La Fiesta de la Virgin del Rosario, con balli, gare di cavalli e lotte tra galli che scortano il corteo fino al Santuario. Le festività civili più importanti sono la Giornata della Marina, il 21 maggio; la Festa dell’Unità Nazionale il primo lunedì di settembre; e il Giorno dell’Indipendenza, il 18 settembre.
Cosa mangiare in Cile
Il piatto nazionale cileno è il curanto, uno stufato ricco di ingredienti: pesce, frutti di mare, pollo, maiale, agnello, manzo e patate. Altri piatti tipici, il lomo a lo pobre (bistecca con uova al burro e patate fritte), le empanadas (grandi focacce ripiene di ingredienti vari), la parillada (grigliata di carni varie) e l’asado (arrosto di carne di manzo cotta alla brace). Riso e fagioli sono quasi sempre presenti nei piatti, come accompagnamento. Pesce e frutti di mare non mancano mai nel menù cileno (il Cile, pochi lo sanno, è il secondo produttore mondiale di salmone). Le pietanze possono essere accompagnate dagli ottimi vini che il Cile produce. Notevoli sono il Cabernet Sauvignon e i bianchi dalla valle Casablanca. Bevanda tipicamente locale (anche se a rivendicarne la primogenitura è il Perù) è il Pisco , un brandy a base di moscato, che si può bere mescolato o con succo di limone e zucchero o con succo di mango o Coca cola.
Come e quando andare
Il Paese, sviluppandosi in lunghezza per oltre 4600 chilometri, è interessato da diversi tipi di clima. Le stagioni sono invertite rispetto all’Italia, l’estate è tra dicembre e febbraio, la primavera tra settembre e novembre. Sono i periodi migliori per visitare il Cile.
L’aeroporto internazionale Comodoro Arturo Merino Benitez di Santiago è collegato con voli diretti con numerosi aeroporti italiani: Milano Linate, Milano Malpensa, Roma Fiumicino, Bologna, Genova, Verona, Napoli, Torino, Venezia. Numerose anche le compagnie con cui scegliere di volare: Air France, Delta, Iberia, Airberlin.
Lo sapevi che…
In Cile c’è la piscina più grande del mondo! La vasca misura 1.013 metri di lunghezza e si estende su una superficie di circa 8 ettari: è grande quanto 6mila piscine standard. Si trova a San Alfonso del Mar presso Algarrobo, a poco più di 90 chilometri da Santiago del Cile.
La città cilena di Punta Arenas si trova esattamente in corrispondenza del buco dell’ozono. Qui, un sistema di allerta avverte la popolazione sul livello della pericolosità delle radiazioni e ogni giorno i quotidiani locali pubblicano il semaforo del sole, che è installato anche nelle scuole e nelle strade. Durante la primavera australe, che va da settembre a dicembre, è inoltre sconsigliato portare i bambini nei parchi nelle ore di picco del sole.
Il Cile comprende anche l’isola di Robinson Crusoe. Le isole Juan Fernandez sono, infatti, un arcipelago al largo delle coste del Cile, costituito proprio dall’isola Robinson Crusoe (fino al 1966 chiamata Más a Tierra), l’isola Alexander Selkirk (fino al 1966 chiamata Más Afuera) e l’isoletta Santa Clara, più alcuni altri isolotti minori.