Civita di Bagnoregio è un bellissimo borgo viterbese in cui il tempo sembra essersi fermato. Situata a circa 1 km da Bagnoregio, dove bisogna passare per accedere alla cittadella, Civita è raggiungibile solo a piedi, il che rende l’aria ancora più pulita e l’atmosfera magica. Lo scrittore Bonaventura Tecchi l’aveva chiamata la “Città che muore” proprio perchè è situata su un colle e per questo la sua situazione è abbastanza precaria; i vasti banchi d’argilla che la sorreggono, infatti, sono soggetti a continua erosione. Quindi se volete avere il privilegio di vedere questo spettacolo della natura ed esserne testimoni, affrettatevi.
Come arrivare a Civita di Bagnoregio
Bagnoregio si trova al confine tra Lazio ed Umbria. Noi, che arrivavamo da sud, siamo usciti al casello di Orte, abbiamo preso la superstrada direzione Viterbo e, prendendo l’uscita Bagnaia-Montefiascone e percorrendo la strada provinciale Teverina, siamo arrivati dritti dritti a Bagnoregio. Abbiamo parcheggiato l’auto al piazzale del Belvedere (a pagamento) e in circa 10 minuti eravamo arrivati a Civita.
È possibile accedere al borgo solamente percorrendo un ponte sospeso a 300 metri, che collega Bagnoregio a Civita. Considerando l’altezza può risultare un percorso stancante, soprattutto per anziani e bambini. È consigliato quindi un abbigliamento comodo. Arrivati all’imbocco del ponte, bisogna pagare 1 euro per l’entrata a Civita.
Uno dei borghi più belli d’Italia
Una volta superato il ponte, che di per sè è già un’esperienza da urlo, ci si addentra nel cuore del borgo, passando per la Porta di Santa Maria, ornata da una una coppia di leoni che stringono due teste umane. Proseguendo non può passare inosservata la piazza principale di San Donato, su cui si affaccia l’omonima chiesa romanica. Civita di Bagnoregio può sembrare un luogo fuori dal mondo ma è ricco di casette medievali, in cui vivono ancora alcune famiglie, ristoranti e bed and breakfast. Il turismo degli ultimi anni tiene ancora viva la bellezza del posto.
Dove mangiare a Civita
Il borgo si può girare benissimo in una giornata ma può essere molto stancante per la moltitudine di sali e scendi. Il camminare e l’aria buona fanno venire senz’altro fame. Ci sono molti ristoranti e noi abbiamo scelto l’Osteria al Forno di Agnese che ci ha lasciati molto soddisfatti. Il locale dispone di una saletta interna ed una esterna. Noi abbiamo optato per il cortile molto rustico e caratteristico all’esterno, provvisto di tettoia e torce a fungo che possono ripararvi anche in una piovosa giornata invernale.
Le portate sono molto abbondanti e deliziose. Il nostro menù si è composto di un antipasto composto da vari salumi, bruschette e formaggi, due primi di cui delle pappardelle al cinghiale e degli ubriachelli al tartufo, un secondo composto da straccetti pinoli e rucola, un contorno di patate (che nella foto avevamo già diviso in due) e del vino. Le portate generose permettevano di essere mangiate anche in due. Il tutto a poco meno di 40 euro.
È stata un’esperienza veramente unica ed emozionante che merita senza dubbio di essere ripetuta.
4 commenti
Grazie dei consigli! Non vedo l’ora di visitare il borgo!
Grazie Stefania! Questo borgo è veramente unico e non vedo l’ora di tornarci. È stata sicuramente un’esperienza fantastica.
Devo assolutamente vedere questo posto, con tutte le foto che vedo su IG e FB la curiosità è ormai a livelli altissimi! Segno tutti i tuoi consigli e speriamo di metterli presto in pratica 😉
Erica
Grazie Erica, vedrai che le tue aspettative non saranno deluse!