Le mie Maldive – Storytellers’ Conference 2023

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Chi mi segue da anni lo sa, le Maldive sono il mio posto speciale nel mondo

Probabilmente è tutto il contesto della mia vita che mi lega così tanto a questo arcipelago, il mio primo viaggio  risale a oltre venti anni fa, quando per festeggiare la guarigione dal cancro al seno di mia mamma, in piena estate, io e lei decidemmo di scappare da quel brutto periodo prendendo il primo volo a disposizione, indovinate   la destinazione?

Proprio Malé, la capitale di questo paradiso.

Da quel momento non sono più tornata fino a cinque anni fa, con il mio lavoro da Travel Reporter ogni sei/otto mesi ho avuto l’occasione di viaggiare di isola in isola per scoprire tutte le meraviglie che le Maldive hanno da offrire,  il mio amore e attaccamento per questa terra è cresciuto di viaggio in viaggio.

Qui abbiamo girato una bella puntata del mio programma televisivo per Alma Tv , se non l’avete vista potete farlo online:

Quest’anno poi ho avuto la grande opportunità di partecipare alla Storytellers’ Conference, insieme ad altri 70 tra creators e giornalisti , abbiamo discusso di sostenibilità e condivisione di questo meraviglioso mondo.

Con i piedi sulla sabbia, ben diverso dalle classiche conferenze, ho passato 3 giorni al CROSSROADS Maldives, un complesso di 3 isole collegate tra loro in cui si trovano il Saii Lagoon, un bellissimo e stiloso hotel con diversi ristoranti e spiagge, l’Hard Rock Hotel, talmente famoso da non avere bisogno di presentazioni e la Marina, dove fare shopping e gustare cucine da tutto il mondo nei suoi ristorantini.

I Temi Della Conferenza

Durante la conferenza i relatori con un approccio diretto e semplice ci hanno esposto i loro punti di vista, riguardanti sia il viaggio più sostenibile e responsabile possibile ma anche sulla nostra responsabilità come “creatori di contenuti”, una responsabilità che io sostengo dall’inizio della mia carriera. Abbiamo il privilegio di mostrare la bellezza delle varie destinazioni, lo dobbiamo fare con una consapevolezza che sia d’esempio per chi ci segue e guarda.

Tra i relatori mi ha colpito la storia raccontata da Eleni Giokos, anchor della CNN,  riguardo la madre e la nonna provenienti da un piccolo villaggio greco e il suo legame con loro.

Le sue parole mi hanno riportato indietro a mia madre, come vi ho detto le Maldive hanno un significato profondo e speciale per noi che va oltre la vacanza, quei momenti vissuti insieme sono un legame indissolubile. Ed è questo il bello dei viaggi, il loro significato può essere l’essenza della vita. Sta a noi interpretarla.

 

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Le Tre Breakout Sessions

Nella conferenza erano in programma anche delle attività secondarie, volte a far scoprire tre aspetti fondamentali:

1. Guarire la Terra: L’importanza della preservazione dei coralli e del mare
2. Navigare nei mari del tempo: migliaia di anni di storia maldiviana Cultura e tradizione millenaria
3. Dal mare alla padella: Pesca sostenibile per un mare più vivo

Io ho partecipato al secondo, devo dire anche il mio preferito, una full immersion nella cultura:  da come indossare il Sarong all’artigianato e il ricamo, per finire con una bella tradizione per augurare fortuna, scrivendo un desiderio su una foglia di palma lasciandola poi in riva al mare.

Tre giorni intensi che sono stati il prologo di una nuova avventura in cui le Maldive mi hanno sorpreso di nuovo!

Quando pensavo di sapere tutto e aver visto tutto prendo il volo con Maldivian Airlines, supero l’equatore e ricevevo anche un certificato per averlo fatto, destinazione finale: Fuvahmulah.

Unica isola-atollo a Gnaviyani nelle Maldive

Questo posto è tutto il contrario di quello che si immagina quando si pensa alle Maldive,  l’isola è  grande tanto da esserci auto e scooter, sono presenti ben due laghi al suo interno e non ci sono spiagge balneabili.

Che ci sei andata a fare mi direte voi?

Ve lo racconto in quattro punti:

Gente Locale

Fuvahmulah è ancora lontana dal turismo di massa, non ci sono Resort ma solo Guesthouse e piccoli hotel come quello in cui ho soggiornato io, Ataraxis Grand and Spa, piccolo , pulito e a misura d’uomo;

ovunque andrete incontrerete gente carina e gentile, abbiamo anche cenato con il sindaco e il suo entourage in riva al mare, nelle piantagioni di Yam le coltivatrici mi hanno insegnato a pulire e cucinare questo tubero, mentre in un caldo pomeriggio mi sono ritrovata a pranzo con un gruppo di donne che non parlavano la mia lingua,  ma che tra selfie e sorrisi hanno sbaragliato la barriera linguistica  in un  modo che ci ha connesso.

Thondu Beach

L’unica spiaggia di ciottoli delle Maldive, qui le onde sono alte e non è possibile fare il bagno ma si può imparare a fare Surf, in alcuni periodi si formano anche delle piscine naturali, quando la spiaggia viene mossa dalla corrente.

Un bagno nel fango

Nelle zone umide del centro si trova Koda Kilhi , una distesa di fango in cui i locali si divertono tantissimo. L’isola di Fuvamulah è di origine vulcanica, il suolo è ricco di minerali e l’esperienza di bagno di fango è veramente unica.

Squali Tigre

Il soprannome di Fuvahmulah è Tiger Shark Island. Ci sono occasionali avvistamenti di squali tigre in alcuni atolli delle Maldive, tuttavia è solo a Fuvahmulah che questa specie si può incontrare durante tutto l’anno e in sicurezza.

Qui vivono oltre 200 individui, la  maggior parte femmine che possono arrivare anche a 5 metri di lunghezza. Io mi sono immersa con i ragazzi di Extreme Dive, una volta arrivati al punto di discesa sotto la nostra barca, complice l’acqua cristallina già vedevamo gli enormi esemplari circondarci, la mia compagna di immersione stava per rinunciare ma alla fine il mio entusiasmo ha vinto.

Amo gli squali e secondo me si deve educare molto su queste creature che sono spesso demonizzate, la loro esistenza è fondamentale per il benessere dei mari.

Io mi sono sempre sentita al sicuro insieme ai diver esperti che ci accompagnavano, è importante scegliere le persone giuste per questo tipo di esperienza, rispetto per gli animali e norme di sicurezza sono i punti dai quali non si può prescindere.

Per me è stato come essere in un mondo fatato, in fondo al mare, con enormi quali tigre che nuotavano liberi intorno a me. Suono sdolcinata se vi dico che c’era un pizzico di magia là sotto?

 

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5 cose che ho imparato durante questa esperienza

Cultura

La cultura Maldiviana è affascinante e ricchissima, mescolanza tra tradizioni antiche e moderne hanno dato vita ad uno stile di arte e artigianato locale unico, che passa anche attraverso la danza e la musica. Mi hanno colpito molto i vestiti ricamati da donna, veramente bellissimi.

Gastronomia

Il protagonista indiscusso della cucina è il pesce ma ho scoperto anche alimenti che ho apprezzato molto e che non conoscevo, come lo Yam un tubero simile ad una patata e il bread Fruit, il frutto del pane che cucinato con u vary curry è delizioso.

Storia

Ho scoperto che la storia di queste isole è molto antica, i primi ad arrivare qui furono dei seguaci del Dio Sole seguiti marinai di fede buddista provenienti dall’India meridionale e dallo Sri Lanka. Anche i Romani conoscevano queste isole  come testimonia  un anticio manuale di navigazione di orgine romana, risalente al primo secolo d.c.

Esperienze

Alle Maldive in un unico viaggio si possono fare esperienze incredibili, come nuotare con le Mante, vedere gli squali Balena e quelli Tigre.

Ospitalità

Anche se non si parla la stessa lingua , l’ospitalità dei Maldiviani riesce a superare le barriere. Ho trovato sempre gentilezza e mi sono sentita benvenuta.

Non sarà il mio ultimo viaggio in questo Arcipelago, voglio scoprire sempre di più, voglio perdermi nelle isole dei pescatori, incontrare lo squalo Balena, piantare del corallo e rilassarmi in una delle meravigliose Isole Resort con tutti i comfort.

Non ne ho mai abbastanza delle Maldive

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Sull’Autore

Mi chiamo Consuelo sono una Travel reporter e appassionata viaggiatrice, co-founder della Cinetica Video Service società di produzione audiovisiva con la quale portiamo il pubblico in giro per il mondo virtualmente

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