Oyster card per l’utilizzo dei mezzi pubblici acquistata sul sito
dei trasporti ufficiale e spedita a casa.
Con la scusa di un piccolo impegno di lavoro di Alessandro a Londra decidiamo di passare 3 giorni nella capitale inglese per staccare un po’ la spina .
Io manco da London dal 2009 mentre per Alessandro è la prima volta, mi sento un po come Caronte … in questo caso io traghetto Ale nei posti che mi piacciono di più della città.
Siamo così fortunati fortunelli che circa una settimana prima della nostra partenza va a fuoco il terminal 3 di Fiumicino … ma tra me e me penso : che problema c’è ? mancano più di 7 giorni vedrai che sistemano tutto! SBAGLIATO … povera ed ingenua me !
Non solo il Terminal è rimasto chiuso ma il nostro volo è stato cancellato e ci viene comunicato solo il giorno prima, l’alternativa è un volo con scalo di 7 ore a Madrid o gli ultimi posti su un volo con scalo di 2 ore a Barcellona , i posti per la prima tratta su questo volo sono disponibili però solo in categoria Plus a Pagamento , decido di investire 15 euro a testa, prendere i Plus e fare solo 2 ore di scalo. #IN-VIAGGIO-CON-LA-SFORTUNA
In aeroporto a Fiumicino si respira una strana aria e non è solo per via dei fumi dell’incendio, c’è parecchia confusione, ogni tanto si vede passare qualche Hostess con la mascherina, passaggi tra i terminal chiusi e un odore di bruciato che a tratti è molto forte.
La prima tratta per Barcellona va liscia come l’olio e nei sedili Plus accanto alle uscite di sicurezza stiamo belli larghi, la seconda tratta invece è un incubo !! Il volo è in ritardo, una volta a bordo i sedili normali sono così stretti che Alessandro non ci entra 🙁 quindi gli faccio un po’ di spazio per allungare le gambe verso di me, il risultato è che passiamo delle ore come sardine in una scatola piccina picciò….#NON-SE-PUO’!
Arriviamo a Gatwick e ci dirigiamo al ritiro bagagli … aspetta … aspetta … aspetta … la mia valigia non arriva….aspetta… aspetta e ancora il nulla ! Il mio bagaglio si è smarrito o meglio come ci spiega il ragazzo del Desk assistenza è da giorni che c’è caos a Roma per questo benedetto incendio quindi molte valigie o per sbaglio o non si sa perché non vengono imbarcate in tempo e rimangono a terra, mi assicurano però che arriverà in serata e al massimo la mattina seguente la dovrei ricevere.
Sconsolata in una maniera indicibile seguo i cartelli per andare a prendere il bus, qui altro “inghippo”
nella mia conferma di prenotazione non si legge bene l’orario in cui avevo prenotato, è leggermente sfocato per una “righina” di stampa e il precisissimo autista ci fa aspettare finché per telefono dalla centrale gli confermano che l’orario è proprio quello. #MA-DAVVERO?
A bordo del bus con il guidatore inglese più spericolato della storia 🙂 raggiungiamo la metro, usiamo la nostra nuovissima di zecca Oyster card, siamo ormai abbastanza stanchi e saliamo sul primo treno che arriva senza guardare la destinazione, non calcolando che in ogni stazione passano più linee e noi invece che ad Hyde Park stavamo andando a Wimbledon, me ne rendo subito conto e scendiamo alla stazione successiva per prendere il treno giusto.
Finalmente dopo quasi 11 ore di viaggio siamo nel nostro hotel, alla reception due ragazze italiane ci accolgono e ci danno il benvenuto all’ Hyde Park executive apartments, ci sistemiamo nel nostro appartamento che in realtà è una camera piccola piccola con letto stile francese appoggiato da un lato alla parete e un angolo cottura completo per cucinare, comunque per i prossimi 3 giorni andrà più che bene.
La sera con il bus andiamo al centro e festeggiamo il compleanno di Ale con una cena nel ristorante di Jaimie Oliver dietro Piccadilly Circus , posto carino porzioni piccole e prezzo abbondante.
Concludiamo la serata con una passeggiata a China town dove mi compro una confezione di the Matcha e mentre torniamo alla fermata del bus veniamo attirati da un odore di cannella.. come cani da fiuto riconosciamo questo odore … è CINNABON !!! ci fiondiamo dentro e prendiamo un Cinnamon roll gigante, peccato che lo hanno ricoperto di 3 kili di glassa non ne ho mai visti da Cinnabon in America di così carichi, FARA’ OTTOMILATRECENTO CALORIE! Con i super comodi bus a due piani ritorniamo in hotel/appartamento e a pancia piena è ora di andare a nanna ! #GOODNIGH
Day 2
Il Giorno seguente dopo il breve incontro di lavoro cerchiamo un posto dove cambiare qualche sterlina, vi consiglio di evitare i cambi che ci sono in giro perché super sconvenienti, meglio cambiare in uno dei negozi di souvenir che offrono un cambio migliore ( nei dintorni di Bayswater ce ne sono parecchi), cambiare negli uffici postali abilitati o ritirare direttamente al bancomat, con qualche sterlina in tasca ce ne andiamo in giro per Covent Garden dove mangiamo un veggie burger che non era altro che un fungo gigante fritto e condito a mo’ di panino da Shake Shack ( io ho gradito, Alessandro no), poi finalmente ho la possibilità di visitare il Neal’s Yard, un coloratissimo angolo o meglio cortile nascosto tra i vicoli di Covent Garden, il colpo d’occhio è notevole come giriamo l’angolo buio di Short Gardens street, i colori sono vivaci e la giornata di sole che c’è oggi li esalta, è piacevole sedersi ad una delle panchine e riposarsi un po’,
qui ci sono dei negozietti molto particolari su tutti il Neal’s Yard Remediesfamosissimo negozio di rimedi naturali e prodotti di bellezza, ed il Wild Food Cafè menu vegetariano a base di raw-food.
Dopo qualche momento di relax prendiamo un bus che ci porta a Camden Town, il quartiere è particolarmente conosciuto per il mercato di Camden Lock e per i vari negozi Dark e Punk, in realtà oltre al lato trasgressivo c’è un susseguirsi di bancarelle negozi e stand gastronomici veramente per tutti i gusti.
Da non perdere è sicuramente l’ Horse Tunnel Market, un mercatino delle pulci decorato con sculture di cavalli a dimensione naturale, infatti in origine qui sorgevano le stalle per i cavalli ed addirittura un ospedale per loro allo Stables Market adiacente, anche se non volete comprare nulla l’atmosfera che si respira è unica; come è unico il negozio Cyberdog, a darvi il benvenuto all’entrata due robot giganti e una musica ‘Trance’ che ci ha rimbambito più di quanto non siamo già rimbambiti di solito 🙂 .
Il motto di questo negozio è moda futuristica, qui è tutto fluo e da discoteca con tanto di commessi a tema!
Torniamo in centro a Picadilly con la metro e un salto dal mio amatissimo supermercato bio WHOLEFOODS non me lo toglie nessuno, mi ‘accatto’ un cupcake e ci godiamo gli ultimi minuti di questo splendido sole che ha caratterizzato questa giornata, passeggiando verso il nostro appartamento dentro Hyde park veniamo invogliati dalle bici che si possono noleggiare a breve termine pagando con carta di credito alle macchinette automatiche, ne prendiamo due e io mi rendo conto di essere completamente fuori allenamento e con poco equilibrio, i troppi anni di cyclette hanno minato la mia capacità di andare in bici !! Alessandro va come un treno io vado piano piano come una vecchia nonnina!! #DATEMI-LE-ROTELLE #CHE-VERGOGNA
Finito il nostro giro di Hyde Park in bici che alla fine è stato anche divertente ce ne andiamo a riposare un pochino prima di cena.
Stasera rimaniamo nella nostra zona e mangiamo in un Pub inglese, il Kings Head, locale carino ma birra calda e il cibo niente di rilevante, il veggie fish and chips che mangio è estremamente unto e mi rimarrà sullo stomaco.
Day 3
Altra fortunata giornata di sole anche oggi a Londra, facciamo colazione con i pancake comprati al supermercato e delle buonissime fragole inglesi, stamattina andiamo a Buckingham Palace, come al solito c’è folla di fronte al palazzo residenza dei Reali, chi fa selfie, chi aspetta il cambio della guardia, noi facciamo qualche foto e ci incamminiamo verso St James’s Park dove incontriamo tanti simpatici scoiattoli e le anatre che vivono nella riserva di Duck Island 🙂 .
Sempre a piedi arriviamo al Big Ben, il simbolo di Londra la torre con il suo orologio che sovrasta la House of Parliament è scintillante con il sole, come si sta bene in queste giornate primaverili !
Il London Eye è a due passi, dall’altra parte del Tamigi, questa enorme ruota panoramica ha una fila interminabile per andare su, da li si vede un magnifico panorama della città ma non fa per chi come me soffre di vertigini, il biglietto costa circa 21 sterline.
Non facciamo l’esperienza del London Eye perché sono fifona ma ci ‘buttiamo’ sul traghetto, infatti al molo vicino prendiamo uno dei traghetti comunali per arrivare al London Bridge, pessima idea !!!! I vetri sono sporchissimi e non si vede nulla, non vale le 6 sterline spese 🙁
Per pranzo nei nostri programmi c’è il Borough Market vicino al London Bridge, non ci sono mai stata ma ne ho sentito parlare, in questo mercato c’è un susseguirsi di stand gastronomici dal panino al dolce, noi ci mangiamo un grissino alle olive per antipasto e una pita con Felafel BUONISSIMA ! #MANGIONI-E-GOLOSI
Ultima tappa della giornata è il museo della Scienza per la gioia di Alessandro, come la maggior parte dei musei qui a Londra anche questo è Gratis, gironzoliamo fino a chiusura e poi trascino Alessandro da PRIMARK, io praticamente sono tornata a Londra con il chiodo fisso per questo negozio di abbigliamento, è un mega store su Oxford Street che vende tutta merce scontata dei Brand Primark e Atmosphere, qui troverete folle di donne che riempono i cestini per uno shopping all’ultimo sangue, anche io vado via con due buste belle gonfie, i prezzi sono così convenienti che non posso resistere. #SHOPPING-PAZZ
Torniamo in appartamento e ceniamo in un locale Thailandese vicino.
Day 4
Ultima mattina a Londra, il nostro volo partirà nel pomeriggio quindi decidiamo di fare un giro a Portobello road, peccato che come apriamo la finestra ci accorgiamo subito che oggi non promette bene 🙁 , il tempo è grigio tendente al cielo nero ! Londra ci mostra il suo usuale volto ‘piovigginoso’.
Prendo l’ombrello dalla valigia e usciamo, ancora non piove per fortuna quindi ci incamminiamo verso Portobello, a colazione ci fermiamo nel locale di Jaimie Oliver Recipes, ormai questo personaggio televisivo e chef ha ristoranti in tutta l’inghilterra ! Questo è molto carino e con un buon menù, mentre io mi godo il mio ottimo cappuccino si soia e Alessandro i suoi Pancake inizia a piovere 🙁 #DISPERAZIONE
Armati di ombrellino pieghevole andiamo comunque a Portobello Road che è famosa per il suo mercato dell’antiquariato e per l’atmosfera vintage. I negozietti sono aperti ma il tempo peggiora e noi siamo costretti a rientrare, ci facciamo un giro nel centro commerciale vicino a noi e curiosa come una scimmia mi prendo in ‘Bubble tea’ una bevanda molto di moda tanto che sono spuntati come funghi tanti negozi a Londra che lo fanno e vendono, in pratica è un the con vari gusti a cui vengono aggiunte delle perle di tapioca che si gonfiano e diventano una ‘bubble’, una pallina geltinosa….. MALEDETTA LA MIA CURIOSITA’ ! Questa cosa è orribile, ne prendo due sorsate e sono stata male tutto il pomeriggio, se ci penso tutt’oggi mi vengono le forze di stomaco, Alessandro più furbo di me non ha voluto assaggiare e ha fatto benissimo.
Con la pancia scombussolata torniamo in appartamento, prendiamo le valige e ce ne andiamo alla metro per prendere la ‘tube’ e poi l’EasyBus verso l’Aeroporto.
Uscendo dalla metro dobbiamo fare pochi metri per arrivare alla fermata del bus ma piove ‘come se non ci fosse un domani’ e fare quei due passi con la pioggia e le valige a seguito è un impresa, il tempo è cambiato totalmente, ci rendiamo conto che nei giorni scorsi siamo stati fortunatissimi.
Il volo di ritorno con Norwegian Airline è ottimo, i sedili sono larghi e a bordo c’è il free wifi, non ci possiamo lamentare vista l’agonia dell’andata.
Questi pochi giorni sono stati piacevoli e Londra nonostante io ci sia andata già svariate volte è sempre una città in cui vado con piacere e dove c’è da vedere e fare un po’ per tutti .
Mi chiamo Consuelo sono una Travel reporter e appassionata viaggiatrice, co-founder della Cinetica Video Service società di produzione audiovisiva con la quale portiamo il pubblico in giro per il mondo virtualmente